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Il riconoscimento che giunge da più parti dell’importanza della pesca, da leggere non solo nei valori numerici dell’occupazione o del contributo al PIL, ma anche per l’ampia valenza sociale e culturale che esprime, non ha finora impedito che gli altri interessi economici che insistono sul mare (turismo, trasporti, attività estrattive) siano sempre stati prevalenti, soprattutto in mancanza di una politica nazionale che affronti con una visione complessiva e strategica le interazioni ed integrazioni dell’uso sostenibile dello spazio marino.

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