GOVERNO: DALLO STOP AL CAPORALATO ALLA XYLELLA, TUTTI I NODI SUL TAVOLO DI TERESA BELLANOVA

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Roma, 4 settembre 2019 – Dalla lotta al caporalato alle emergenze xylella e cimice asiatica. A livello europeo il negoziato sulla nuova Pac, la difesa dell’agroalimentare italiano in vista di possibili dazi degli Usa e della Brexit. Sono queste alcune delle importanti questioni aperte che il nuovo ministro dell’Agricoltura Teresa BELLANOVA troverà sulla scrivania che fino a ieri ha occupato Gian Marco Centinaio. Mancano infatti ancora alcuni tasselli fondamentali per attuare in pieno la legge 199 del 2016 contro il caporalato, era ministro Maurizio Martina. Una questione urgente a cui l’esecutivo gialloverde non ha saputo rispondere con misure in grado di far incontrare domanda e offerta nel lavoro agricolo in maniera trasparente, affidando tale compito alle parti sociali in accordo con le istituzioni, così come l’istituzione di un trasporto pubblico nelle zone più a rischio caporalato. Mentre nei campi si muore ancora, come è avvenuto la scorsa settimana quando Pasquale Fusco, un bracciante di 55 anni, ha perso la vita mentre raccoglieva meloni in Campania. Un’emergenza che attende l’apertura di un tavolo interministeriale e a cui il presidente dell’Inps Pasquale Tridico vuole dare una risposta con maggiori controlli nei campi task force di ispettori e droni. Debellare il batterio killer degli ulivi pugliesi, la Xylella fastidiosa, è un’altra importante sfida, che il ministro di Ceglie Messapica dovrà affrontare visto che fino adesso, dopo anni di battaglie contro le eradicazioni, peraltro imposte dall’Unione europea, non si è data una risposta efficace. Solo ora primi risultati confortanti si intravedono con l’innesto di piante malate con il Leccino, una varietà resistente alla Xylella. Una strage di ulivi che dal Salento è arrivata fino alla provincia di Bari e da quando è iniziata nel 2013 ha distrutto 21 milioni di alberi. Per la Xylella si attende ancora, tra l’altro, l’attuazione del decreto legge emergenze che contiene anche misure per il sostegno ai contratti di filiera del settore latte ovino, misure volte a risolvere la crisi dei prezzi scoppiata questo inverno in Sardegna. Ma il mondo agricolo è assediato anche dalla cimice asiatica che attende risposte e la convocazione di un tavolo interministeriale, che Centinaio aveva annunciato prima che iniziasse la crisi. Si tratta di un altro flagello che sta mettendo in ginocchio i frutteti del Nord di pesche, nettarine, susine, ciliegie, mele, nocciole, e che ora sta attaccando anche le pere. Altri dossier aperti sono la legge sul biologico approvata alla Camera e approdata al Senato, il Piano Agricolo Nazionale su cui i ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Agricoltura hanno aperto una consultazione pubblica.

Sul piano europeo si dovrà giocare la grande partita sulla Pac, sia per la difesa del budget, contro la proposta della Commissione Ue di tagliare il bilancio agricolo 2020 per il settore ortofrutticolo, dello zucchero, della promozione all’export e della frutta nelle scuole, sia in vista del negoziato Ue sulla programmazione finanziaria europea 2021-2027. In Italia va recepita ancora la Direttiva contro le pratiche sleali nella filiera agroalimentare, ovvero contro le vendite sottocosto e le aste a doppio ribasso. Una battaglia vinta dall’ex ministro e parlamentare europeo Paolo De Castro. Più in generale in Europa andranno difesi gli interessi dell’agroalimentare italiano in vista della possibilità di una ”hard” Brexit e dei dazi che Trump potrebbe imporre con conseguenti pesanti per il settore agroalimentare made in Italy.

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