I progetti delle Cooperative “Squalo 2050” (mitilicultura) e “Sabor’e mari” (ittiturismo)
Fin dai tempi dei romani, ai sardi sono riconosciute grandi capacità di pescatori e marinai, tanto da essere stati il maggior numero tra gli arruolati nelle flotte militari dell’epoca antica, secondo lo storico Attilio Mastino. La florida attività marinara del porto di Carales (Cagliari) è stata favorita sicuramente dalla pescosità dei suoi stagni, come racconta lo scrittore romano Solino. A quel tempo i mari che bagnavano l’isola erano considerati i più profondi e pescosi del Mediterraneo, e la vocazione della città appare quasi scontata.
Oggi la situazione è molto diversa, la crisi del settore ittico e la forte concorrenza nel mercato costringono le giovani menti a trovare differenti canali per trovare nuove occasioni di lavoro e la cooperazione in questo frangente ci fornisce gli esempi migliori. Uno di questi è rappresentato dalla cooperativa “Squalo 2050” che nasce nel 2017 da un’idea di un gruppo di giovani, per realizzare uno stabulario di lavorazione delle cozze, raccolti in alcune aree dello stagno di Santa Gilla e concesse a un’altra cooperativa, diventata partner fondamentale del progetto per la fornitura del prodotto allo stabilimento.
I soci, operatori e operatrici nella mitilicoltura, hanno acquisito importanti conoscenze con l’aiuto del partner concessionario e, grazie al contributo della finanziaria della cooperazione Coop Fin, hanno realizzato lo stabulario e completato il secondo anello della filiera, quello della lavorazione del prodotto. Il terzo passo, naturalmente è la commercializzazione: il duro lavoro e la passione dei soci pone delle ottime premesse per il raggiungimento del traguardo.
Spostandoci verso ovest, sulla strada che collega il capoluogo alle località sulcitane troviamo un’altra cooperativa di pescatori, questa volta a Teulada. Anche qui l’elemento comune di questa attività è l’unione tra prodotto locale e tradizione, un connubio che è animato dall’amore per le proprie origini e dalla passione per il proprio mestiere.
Rolando e Laura sono padre e figlia e gestiscono l’ittiturismo “Sabor’e mari” tramite la “Cooperativa Pescatori Rinascita Resort”. Le mani sapienti dei cuochi valorizzano ampiamente i tesori che il mare offre e che l’altro figlio Alessio riporta a galla ogni mattina, trasferiti direttamente nella cucina del piccolo ristorante che si affaccia sullo specchio azzurro del porticciolo di Budello. Qualità e cortesia nell’Ittiturismo diventato celebre in TV grazie al programma dello chef Alessandro Borghese, sicuramente un grande riconoscimento a tutti i soci e ai collaboratori della Cooperativa e che segna positivamente il lavoro quotidiano dei pescatori. (fonte: AGCI Agrital Sardegna)