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Oggi, giovedì 25 maggio, è il Bioeconomy Day, una giornata interamente dedicata a raccontare presente e futuro della bioeconomia circolare, che impiega le risorse biologiche rinnovabili come input per la produzione industriale, energetica, alimentare e mangimistica.

Per celebrare la giornata, si è svolto a Roma il convegno “La bioeconomia circolare: sfide ed opportunità per l’agricoltura e l’agroalimentare”, in cui sono state presentate esperienze concrete di aziende agricole e imprese alimentari, ma anche di multinazionali del settore chimico con i loro modelli di business che si fondano sull’utilizzo di sottoprodotti e residui per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili. Organizzato dal Cluster SPRING e Confagricoltura, il convegno ha fornito un quadro di approfondimento del comparto bioeconomia – che in Italia vale oltre 360 miliardi di euro e dà lavoro a più di 2 milioni di persone – con personalità di spicco e imprese di primo piano nel settore, che hanno trattato in particolare argomenti come l’integrazione tra agricoltura e industria, i nuovi flussi di materia per la bioindustria, la bioeconomia nella nuova PAC, le esperienze delle imprese agricole ed agroalimentari protagoniste, l’importanza della bioeconomia per “fare sistema” e per lo sviluppo del Paese.

“La bioeconomia è un nuovo, fondamentale, modello di sviluppo – spiega Alessio Ciaccasassi, responsabile del settore Agroalimentare di AGCI – che ci fa capire come il ruolo dell’agricoltura si stia radicalmente trasformando da fattore meramente produttivo ad un’economia circolare basata sull’utilizzazione sostenibile di risorse naturali rinnovabili e sulla loro trasformazione in beni e servizi finali o intermedi. In questo senso è fondamentale l’opera di divulgazione e comunicazione dell’enorme potenziale innovativo della bioeconomia – aggiunge Ciaccasassi – che può rappresentare una valida risposta a gran parte delle sfide globali che dovremo affrontare nei prossimi anni, dal risanamento ambientale, ai problemi del cambiamento climatico, alle esigenze di riutilizzo in ottica ecologica dei sottoprodotti agricoli di scarto. In questo senso – conclude il responsabile AGCI Agroalimentare – le nostre aziende e cooperative agricole che si stanno allineando alla bioeconomia hanno le carte in regola per assicurare la sostenibilità ambientale ed economica delle nostre società”.

 

Roma, 25 maggio 2023